Metal Gear Solid

In questi giorni ho avuto voglia di rigiocare un classico della mia gioventù, Metal Gear Solid.

Un titolo del 1998, uscito per svariate piattaforme tra cui PSX, PC, PSP e in remake su Nintendo Game Cube, ad opera della Konami, e della Microsoft per la versione PC.

Un titolo di cui avevo già sentito parlare ai tempi dello SNES, da un amico che aveva già avuto modo di giocare ai primi episodi della fortunata serie su NES, e che piomba poco dopo nel mio panorama videoludico in un nuovo capitolo per PSX.



L'incontro avvenne per puro caso, scoprendo un disco demo incluso in una qualche versione di ISS pro acquistata da un altro amico, di cui non ricordo bene altri dettagli.

La demo presentava un gioco per metà inglese, e per metà giapponese per quanto riguarda i dialoghi ed alcuni contenuti.
Una visuale dall'alto, quasi in prospettiva come i vecchi giochi 2D dal quale arrivavo ed una giocabilità molto fluida e "libera" negli ambienti 3D.

Il gioco riprende la storia dei capitoli precedenti, o per meglio dire, ne ricrea una nuova di zecca usando vecchi elementi e formule consolidate.

Al comando di un agente speciale, nome in codice Solid Snake, dovremmo sventare un presunto attacco nucleare da parte di un gruppo di terroristi, capeggiati da un certo Liquid Snake.
Per portare a termine la nostra missione, potremmo contare su svariate abilità quali ad esempio arti marziali, e un vasto assortimento di armi e strumenti di spionaggio moderni che potremmo acquisire durante il gioco.

L'avventura sarà composta da svariate sotto missioni, oltre 300 stando alla stima dei creatori, a cui il giocatore sarà chiamato a prendere parte.
Missioni che saranno la spina dorsale dell'intera avventura, sviluppandone in modo creativo e mozzafiato la storia, che alla prima partita non mancherà di sorprendere e deliziare il giocatore, senza mai perdere di tono o consistenza.

Le varie ambientazioni di gioco saranno popolate spesso da guardie e militari in genere, i quali non perderanno occasione di chiamare rinforzi nel caso venissimo scoperti, ed organizzarsi in squadriglie per setacciare l'area e scovarci.

Una scarsa varietà di nemici, controbilanciata da due fattori, come ad esempio boss di gioco molto preparati e dall'intelligenza artificiale molto ben realizzata che ci impegneranno un bel po' e daranno nuova ninfa all'avventura quando tutto sembra perdere tono, e in secondo luogo la possibilità di sbizzarrirsi con nuove armi e munizioni ogni qualvolta si voglia.
Spesso verremo richiamati a ripercorrere i nostri passi, per esplorare zone da prima inaccessibili degli ambienti, e quindi anche a fronteggiare nuovamente le guardie di presidio, che con la dotazione di nuove armi e munizioni abbondanti, saranno solo un pretesto per dare libero sfogo alla nostra fantasia.

Quello che rende particolare ed interessante questo gioco, è sicuramente la sua natura "stealth", in cui non saremo chiamati solamente a prendere parte a combattimenti estenuanti come la maggior parte dei giochi di azione, ma anche ad avere intuito ed accortezza per non farci scoprire, proprio come delle vere spie.

Cosa molto apprezzata dalla stampa del settore in quegli anni, lodandone il gameplay sobrio ed innovativo rispetto a tanti giochi del genere, e che bisogna dire ha fatto scuola, vedendo titoli usciti successivamente come Syphon Filter o Chase The Express.


La grafica di gioco fu anche uno dei fattori più apprezzati del titolo, molto avanzata e solida per quegli anni, forse una delle migliori mai viste per un titolo PSX, presentando ambientazioni 3D in tempo reale, dotate di luci ed ombre, oltre che talvolta anche di effetti climatici come neve o nebbia.

Ma alla Konami, non si sono limitati solamente ad offrire un ambiente di gioco all'avanguardia sul piano visivo, al giocatore viene donato anche un ottimo comparto sonoro in 3D, con effetti di eco e rimbombo.
Effetti che giovano moltissimo all'atmosfera di gioco e al gameplay, permettendo al giocatore di valutare la situazione sfruttando anche il sonoro, valutando così la distanza dei nemici o la loro posizione in base a quel che si sente.

Le texture utilizzate per tutti i singoli modelli 3D di gioco, sopperivano alla grande alla carenza di dettagli nei poligoni, donando i dettagli extra costo minimo di risorse e oltretutto in modo eccezionale, ed inoltre si interfacciavano dannatamente bene con i vari sistemi di luci e di ombre dinamiche del gioco.


L'avventura nel complesso risulta abbastanza longeva, giocata con moderazione e dedizione può arrivare anche alle 2 settimane di gioco, esclusi i contenuti extra che potrebbero donare circa una settimana supplementare di gioco.

Tra i contenuti extra del gioco troviamo delle mini missioni, le VR Missions.
Il primo capitolo della fortunata saga di azione e controspionaggio in 3D, un vero capolavoro!
  • Ottima grafica e contenuti sonori, forse i migliori mai visti su PSX
  • Gameplay molto amichevole
  • Una storia avvincente e sorprendente, ricca di colpi di scena
  • Ottima longevità e contenuti extra

  • Rigiocabilità non molto alta, una volta terminato potrebbe risultare leggermente monotono.
Semplici missioni in realtà virtuale, che potremmo intendere come mini giochi, a cui il giocatore potrà prendere parte liberamente fin da subito, senza alcun vincolo con il gioco principale, ed affinare le proprie tecniche di controspionaggio ed azione, per prepararsi al meglio al gioco madre.

Altri contenuti extra riguardando brevi file contenenti la storia dei capitoli precedenti della saga, una cosa dovuta se non avete mai avuto modo giocare ad altri capitoli della serie.

Il titolo attualmente è disponibile come abandonware per PC presso i siti appositi e come digital download sul circuito Playstation Network, entrambi ricalcano la versione originale per PSX salvo piccole modifiche nel contenuti e nelle modalità di gioco, che potrebbero prevedere la riconfigurazione dei comandi o sistemi di quick save e load.
Dopo l'uscita del seguito per Playstation 2, e' disponibile anche su Game Cube un remake di questo primo capitolo, che sfrutta ampiamente la grafica del capitolo per PS2 e le nuove features introdotte.

Anche se mi viene difficile pensare che qualcuno non abbia mai giocato a questo titolo, vi invito a giocarlo, e rigiocarlo se non lo toccate da tempo, funziona correttamente anche Wine a schermo pieno su Linux!

2 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

Direi che questo post cade proprio a fagiuolo visto che sta per uscire un nuovo capitolo della saga!
Ricordo quando ci giocai per la prima volta, purtroppo all'epoca non avevo una PlayStation, quindi dovevo giocare a casa di un amico.
Quel maledetto Psycho Mantis: come era fico! Per lo sconfiggere... dopo mesi ci fu suggerito da un amico più grande che aveva completato il gioco da solo!
Feregna: erano altri tempi, oggi c'è internet...

Pix3l ha detto...

Ho visto solo qualche video del quarto capitolo, ma ancora non mi ispira piu' di tanto... Anche che non avrei console idonee per giocarci... Staremo a vedere che ne sarà :]

Psycho Mantis è forse uno dei boss più interessanti del gioco, anche se forse non me lo sono goduto abbastanza per via dei troppi spolier sulle riviste di videogames che leggevo, poi alla fine bastava aspettare la chiamata di Campbell che avere le dritte giuste :P

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