Choplifter 2 - Rescue And Survive

Quando per la prima volta in vita mia giocai ad un Game Boy, lo con due titoli eccezionali, Burai Fighter Deluxe e Choplifter 2.

A mio parere due, tra i migliori titoli per Game Boy di sempre, e forse i migliori per essere introdotti al mondo del portable gaming di Nintendo.

Sviluppato dalla Beam Software nel 1991, era il seguito di un omonimo titolo uscito qualche tempo prima ad opera della Broderbund per le principali piattaforme di gaming e pc, tranne il nes...

In questo titolo il giocatore impersonava i panni di un pilota di elicotteri dell'esercito americano, intento a salvare le vittime della guerra da bombardamenti spregiudicati, piu' facile a dirsi che a farsi comunque.

Svariati scenari suddivisi in 3 livelli ciascuno, ognuno con le proprie caratteristiche fisiche nonche' nemici aggiuntivi e particolari, con possibilita' di recupero del gioco tramite password.

Il gioco mi venne prestato da un vicino di casa, un signore che poteva essere mio padre, appassionatissimo di videogames, insieme ad un post-it con tutte le password di gioco che ovviamente un bambino delle elementari non poteva che perdere...
Passai quasi cinque mesi se non ricordo male, nel tentativo di recuperare le password e nel frattempo anche godermi il titolo, ma non arrivai mai oltre il terzo scenario!

Tutto quello che dovevo fare era muovere l'elicottero qua e la per il livello, alla ricerca dei sopravvissuti in mezzo ai bombardamenti.

Movimenti al quanto particolari, con brevi tocchi sul d-pad si poteva girare l'elicottero frontalmente per occupare meno spazio e ficcarsi nei posti piu' impensabili.

Con un po' di pratica anche schivare tempestivamente gli attacchi, con giochi di oscillazione dell'elicottero muovendolo avanti e indietro.

Ogni livello pur presentando caratteristiche diverse e supplementari, aveva sempre questo obbiettivo, riportarli tutti a casa.

I sopravvissuti potevano essere caricati sull'elicottero semplicemente atterrando nei loro paraggi, per un massimo di 10 persone, da poi riportare sani e salvi alla base di inizio livello.

Viaggi di andata e ritorno senza sosta, con nemici che talvolta rispuntavano dal nulla, nonostante gli avessi gia' annientati al primo viaggio, che volendo si poteva evitare il piu' delle volte volando ad alta quota.

C'erano carri armati statici, in movimento, mortai e talvolta aerei, e non erano i soli da cui riguardarsi.
Molto spesso nei vari livelli si poteva incontrare qualche uccellaccio vagante o nuvole di temporali, che facevano quasi piu' danno loro che i colpi di cannone.

Questi ripetuti viaggi, giovavano di gran lunga alla longevita' del gioco, rendendolo meno frivolo e sbrigativo, anche se poteva essere facilmente giocato in maniera frivola e sbrigativa.

Ogni livello presentava un numero assai maggiore di sopravvissuti, rispetto a quello necessario per concludere la missione, questo un po' per evitare che bombardamenti sciagurati ne uccidessero qualcuno compromettendoci senza possibilita' di scelta, ed anche per permettere al giocatore di guadagnare punti extra e vite con la tenacia.

Insomma, chi gioca fino in fondo in questo titolo viene premiato, ed e' sicuramente una buona cosa, che oltre tutto invoglia di piu' a giocare.

Ognuna di queste missioni, poteva essere affrontata non solo con l'arguzia e la precisione, ma anche con una massiccia offesa bellica.
Di partenza l'elicottero poteva vantare una piccola mitragliatrice di corto raggio, che il piu' delle volte con un paio di colpi annientava qualsiasi nemico, nei casi migliori si poteva ricorrere ai power-up sparsi per il livello come bombe e quant'altro per contromisure piu' efficaci.













Quando tutti sviluppano giochi di guerra dove ci si ammazza e basta, qualcuno pensa anche a fare il contrario


  • Uno dei migliori giochi per Game Boy che siano mai stati prodotti

  • Gli effetti sonori e le musiche piu' belle che abbia mai sentito

  • Raro esempio di game design, premia i piu' audaci in modo concreto

  • Rigiocabilita' e longevita' sopra la norma



L'impronta piu' profonda, questo gioco me l'ha lasciata con l'audio, colonne sonore e suoni che ancora oggi riescono a farmi fare un tuffo al cuore, non riesco sinceramente a trovare un titolo che possa vantare suoni e musiche piu' belle di quelle proposte da questo titolo.
Probabilmente il tutto e' anche merito della JVC (JVC Musical Instruments Inc), il publisher di questo gioco che per l'appunto sembra trattare strumenti musicali.

Non posso dire che la grafica sul Game Boy fosse una delle migliori, sicuramente colpa dell'hardware e non del titolo perche' a quanto si puo' vedere dagli screenshot non e' per niente malaccia.

Mi era dannatamente difficile riuscire il piu' delle volte a distinguere o riconoscere le svariate forme del gioco, sullo schermo monocromatico verdastro dei primi Game Boy, qualcosa che comunque affliggeva tantissimi titoli per questa console.

Pensai seriamente di acquistarne una copia, era uscito da nemmeno un annetto e gia' era andato a ruba, come quasi tutti i migliori titoli per Game Boy, tranne Donkey Kong che in quegli anni era onnipresente su tutti gli scaffali dei supermercati che frequentavo.
Lo trovai a distanza di anni in un negozio di videogames, per il costo di 29,900 lire, periodo in cui possedevo gia' una playstation ed aspiravo ad acquistare Resident Evil 2.

Un gioco come questo, meriterebbe di essere acquistato in duplice copia per sicurezza, un titolo di rara bellezza e piccolo gioiellino di game design, che non dovrebbe mancare in nessuna collezione ne esperienze di gioco vissute.

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