Terra Incognita

Spulciando fra i vari titoli free collezionati nel corso degli anni, mi e' capitato sotto tiro questo interessante platform game dal look molto rpg.

Si tratta di Terra Incognita, un titolo homebrew che a molti giocatori Playstation degli anni 90 potrebbe suonare familiare.

Sviluppato nel 1996 da un gruppo di sviluppatori giapponesi indipendente, chiamato Team Fatal, con l'ausilio del kit Net Yaroze, venne rilasciato tramite le mensili demo ufficiali del Playstation Magazine passando quasi inosservato (La demo 42 se non ricordo male).

Il gioco e' un eccezionale mix tra un classico RPG ed un platform game alla Mario 64, presentando ambienti aperti e completamente 3D ed una giocabilita' di granlunga sopra la sufficienza.

In questa avventura, saremo al comando di un eroe anonimo e armato di sola spada, la nostra missione sara' quella di recuperare un tesoro, che se non ricordo male dovrebbe trattarsi di una corona d'oro, nel tempo limite di 60 minuti di gioco.
Il tesoro e' nascosto in un dungeon (l'unico di tutto il gioco) e sorvegliato da un temibile dragone, per poterlo raggiungere dovremmo farci strada tra vari enigmi e nemici.

Il protagonista del gioco, potra' eseguire mosse molto basilari come salti e attacchi con la spada, oltre che a poter interagire con vari elementi presenti nel gioco, come scatole di legno, bombe e cartelli con informazioni utili (Che fanno molto Mario 64 a vedersi).

Inoltre, come ogni RPG che si rispetti, potra' portar con se alcuni oggetti, come chiavi, pozioni curative e cuori extra, che ovviamente si troveranno in appositi scrigni, immancabili in questo genere di giochi.

La struttura dei livelli e' molto ben concepita e solida, spesso richiede al giocatore di risolvere semplici enigmi per poter procedere oltre, che nella stragrande maggioranza consistono nel posizionare correttamente box di legno in punti strategici per poterli usare come gradini o attivare switch e quant'altro nella giusta maniera per poter accedere ad oggetti bonus.

I vari nemici presenti nel gioco, sono varianti di uno stesso tipo, blob colorati le cui variazioni consistono solo in frequenze differenti di attacco e all'occorrenza attacchi leggermente diversi, oltre tutto la loro presenza e' anche molto scarsa nel gioco, rimanda quasi tutta l'avventura ad una semplice esplorazione e risoluzione di enigmi.
Probabilmente cio' e' un bene, pensando alla struttura dei combattimenti, in tempo reale alla Zelda, che unita ai comandi di gioco, puo' diventare un vero e proprio supplizio cercare di uccidere un blob qualsiasi il piu' delle volte.

La presentazione grafica di questo gioco, a mio dire e' eccezionale, per l'epoca come ora, e' un qualcosa di estremamente raffinato e geniale allo stesso tempo.
Per chiunque conosca o abbia giocato a rpg di vecchio stampo, come Zelda o i primi Final Fantasy, trovera' in questo gioco la loro essenza 3D, lo si nota bene anche dalle squadrature degli elementi del livello che ricordano molto dei tiles 2D oltre che i vari elementi decorativi come gli alberi e l'acqua.
Di sicuro si tratta di scelte volute dai realizzatori del gioco, questione di stile, e' proprio il caso di dirlo.

Il comparto grafico, unito allo stile unico nel suo genere dato dal gameplay, offre al giocatore un esperienza di gioco rilassante e allo stesso tempo interessante, anche per chi gia' conosce il gioco.
Bisogna comunque dire che alcune scelte nel design ed alcuni elementi di gioco siano un po' discutibili, come le piattaforme volanti in movimento che molto spesso diventano motivo di stress nel cercare di raggiungerle, oppure il posizionamento malsano e non molto lineare di alcuni terreni.

Molto spesso cercando di saltare da un pezzo di terreno ad un altro, magari scalando piccole vette, si potrebbe spesso cadere e dover cosi' ricominciare con un po' di frustrazione l'opera, che date le limitazioni d'azione del personaggio in quanto non pensato per un platform game, rende il tutto meno pratico di quanto dovrebbe.
Ovviamente con un po' di pratica, si imparera' molto presto a governare quasi tutti gli aspetti del gioco e molte cose non saranno piu' un problema, non tutto il male viene per nuocere dopotutto.


















Un semplice rpg homebrew, passato tanto silenzioso sotto gli occhi dei giocatori, ma destinato a rimanere nei loro cuori


  • Grafica molto valida e accattivante ancora tutt'oggi

  • Disponibile per svariate console e piattaforme mobile

  • Gira con Wine sotto Linux, anche se non egregiamente

  • Uno dei migliori esperimenti homebrew per PSX


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  • Talvolta leggermente frustrante

  • Di difficile reperimento la versione originale per PSX



Per quanto riguarda il resto, troviamo una schermata di status che ricorda molto Zelda con tutti quei cuoricini che pezzo dopo pezzo i nemici potrebbero sottrarci, mentre la grafica dell'eroe ricorda alla lontana Cloud di Final Fantasy 7, e forse la spiegazione la si trova in una delle prime demo tecniche realizzate dal team, per l'appunto un clone di Final Fantasy 7 denominato Fatal Fantasy.

L'audio e' molto allegro ed incalzante, anche se molto poco elaborato e molto spesso riesumato dai vari midi forniti con il kit Net Yaroze, molte canzoni di sottofondo le si possono risentire in altri giochi prodotti con lo stesso kit come ad esempio "A Dog Tale".

Nonostante la breve longevita' del gioco, tra una cosa e l'altra potrebbe anche prendervi qualche giorno riuscire a terminarlo per intero oltre che ad esplorarne ogni meandro.
Di sicuro e' un buon titolo e di grande interesse senza troppe pretese, probabilmente di difficile reperimento nella sua versione originale per psx ma comunque tuttora disponibile in versione PC, iOS e Android.
Per queste ultime due piattaforme, lo si trova in versione HD, sempre in doppia lingua, Giapponese e Inglese come la versione originale.
La versione per PC gira abbastanza bene su Wine, purtroppo solo in software rendering e senza musiche di sottofondo, solo effetti sonori, sempre meglio che niente.

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