Ragazze e videogiochi, amore e odio

Mi sono sempre chiesto, perche' le ragazze hanno un cosi' scarso interesse verso i videogames?

I motivi possono essere molteplici e i piu' disparati, magari siamo noi che cerchiamo di tenerle lontane dal nostro piccolo mondo, o piu' semplicemente e' il mercato che le esclude gia' a priori.

Secondo Tōru Iwatani, il creatore di Pac Man, il motivo principale della questione, risiedeva (almeno all'epoca) nei contenuti, quasi sempre a tema di guerra, mostri o spazio, poco affascinanti per una donna in generale.

Quando ero piu' piccolo, e si giocava allegramente con il NES, erano ben poche le ragazze a possederne uno, e ancora di piu' quelle che nemmeno avevano un pc in casa.
Niente gameboy, console pirata o qualsiasi altra forma di intrattenimento videoludico, a parte qualche stupido tamagotchi, il massimo della tecnologia concepibile dai genitori in quegli anni.

Una delle principali motivazioni del distacco, era sicuramente questa, scarsita' di console fra le ragazze, ma ovviamente c'e' dell'altro.
I primi a creare il divario nella stragrande maggioranza dei casi, erano i fratelli, molto gelosi delle loro cose, non permettevano facilmente alle sorelle di giocare una partitina di tanto in tanto.

Piu' fortunate le ragazze con sole sorelle o con un pc da poter usare liberamente, qualche volta, di tanto in tanto si concedevano una partitina a qualche giochino, il piu' in voga era Aladin della Disney da quanto ricordo.

La maggior parte di esse, le potrei definire maschiacci (senza offesa ovviamente), erano piu' propense delle loro coetanee ad approcciarsi ai videogames e meno alle bambole, anche forse meno femminili e piu' nerd se cosi' si puo' dire.

I motivi di questa discrepanza, sono da cercarsi altrove, bisogna scendere un gradino piu' in giu'.

Si accennava prima al mercato del videogame, giochi sempre troppo violenti o comunque dai contenuti prettamente maschili e tanto spesso in lingua inglese, motivo in piu' per molti per riportare al negozio qualcosa a cui non si riusciva proprio a giocare.

Le eroine nei videogames erano veramente poche, Samus di Metroid, oppure una Sigourney Weaver alle prese con gli Alien, e magari qualche gioco dedicato alla bambola piu' famosa del mondo, decisamente troppo pochi e dai costi un po' esagerati secondo il parere dei genitori.

Con il tempo le cose sono leggermente cambiate, le nuove console come Playstation ad esempio, non erano piu' soltanto semplici apparecchi di intrattenimento, ma veri e proprio status symbol, averne una significava essere alla moda o qualcosa del genere.

Sicuramente l'ottima capacita' di Sony di proporsi al pubblico rispetto alla rivale Nintendo in quegli anni, ne giovo' la diffusione, e fra il pubblico femminile si riscosse molto successo grazie anche a titoli di maggior interesse come Spyro the Dragon o Topolino e le sue Avventure per citarne un paio.

Nello stesso periodo, trovo grande consenso fra i giovani, il cellulare 3210 prodotto da Nokia, la cui prima utilita' era quella di giocare a Snake piuttosto che telefonare, le piu' accanite a quel gioco erano le donne.
Cominciavo a vedere un piccolo spiraglio di interesse maggiore verso i videogames da parte loro, ma si trattava comunque di forme al quanto primitive rispetto alle tecnologie in commercio.

Ricordo quando la console di Sony scese ad un prezzo piu' accessibile, andarono a ruba, per strada ogni tanto sentivo qualche ragazza parlare della playstation del fidanzato e di quanto si divertiva e cosi' via.

Se prima i maschietti erano piu' restivi dal far giocare con le femminucce, le cose stavano leggermente cambiando, si cercava di far entrare nel proprio mondo le ragazze, un po' come tentava giovanotti nei primi 90 con la "nintendomania".
Nonostante tutto, c'era ancora un grosso passo da fare, rifornire il mercato di merce fresca ed appetibile dal gentil sesso.

Dalla playstation in poi, si e' avuto un boom di giochi di ogni sorta, anche dei piu' stupidi e per ogni eta', e le giocatrici diventarono sempre piu' esigenti, anche piu' dei maschi.
Si immedesimavano talvolta in Lara Croft o in Jill Valentine perdendoci il sonno molte notti, e manco a dirlo, i maschietti erano piu' propensi ad usare un'eroina piuttosto che un omaccione muscoloso.
Anche se devo dire, che un buon numero di ragazze possedeva una psx con una copia di World Cup 98, il che mi lasciava al quanto perplesso, mi sapeva di trappola per uomini.

Purtroppo, i titoli con protagoniste femminili, fin dai tempi del NES erano sempre troppo pochi, abbastanza da motivare l'acquisto di una playstation ma non dal farla diventare un oggetto di uso cosi' comune, giusto uno svago di tanto in tanto.

Il discorso e' tanto amplio, quanto intricato, ma forse i motivi principali sono solo due, contenuti e apertura, tutto sta nel modo del gioco di porsi, e anche nel nostro.

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